Allestimento Toyota HZJ 76

 

Toyota HZJ 76

Come già descritto nella presentazione del gruppo, il veicolo ufficiale attualmente in uso è il super Toyota HZJ 76, che ha preso il posto del Toyota KZJ 95 precedente.

Il mezzo è stato acquistato usato nel 2018 dopo parecchi sacrifici (chi si intende di veicoli conosce le quotazioni e le spese di gestione). E’ del 2009 e attualmente ha all’ attivo 45 mila km.
Uno degli argomenti più spinosi e intriganti che riguardano il nostro stile di vita e di viaggio è quello relativo alla preparazione e all’ allestimento dei veicoli utilizzati.
Di seguito cercheremo di spiegare le nostre scelte, motivandole e arricchendo il tutto con alcune foto dello sviluppo dei lavori.
Intanto, la prima domanda che spesso ci viene posta è: “perchè avete scelto Toyota?”
L’icona del veicolo fuoristrada per antonomasia, per Noi, è sempre stata legata alla numerosa famiglia Land Cruiser con tutti i suoi vari modelli dalle sigle spesso incomprensibili: HZJ 76, 78, 79, KZJ 95, ecc…
La scelta, per chi fa viaggi in luoghi desolati come Noi, è quasi obbligata.
Toyota, con il suo Land Cruiser, è spesso sinonimo di grande affidabilità e prestazioni.
Tuttavia c’è anche un’altro parametro importante da considerare: disponibilità e distribuzione ricambi.
Il Land Cruiser, con tutti i suoi modelli, è uno dei FUORISTRADA PIU’ VENDUTI AL MONDO ed è presente in ogni angolo del pianeta, spesso utilizzato per impieghi gravosi da utenti che non conoscono il termine “manutenzione”.
Ecco, dunque, che partire con la certezza di avere un mezzo affidabile e robusto ci permette di goderci appieno il viaggio, consapevoli anche del fatto che, qualora ne necessitassimo, i ricambi Toyota sono venduti e commercializzati quasi in ogni angolo del pianeta con larga accessibilità da parte di tutti.
Approfondito, dunque, l’argomento sulla scelta del veicolo, cercheremo di darvi alcune nozioni in più riguardanti la nostra scelta.

Il Toyota HZJ 76 in nostro possesso non è un comune Land Cruiser (almeno non in Europa).
Esso fa parte di una immensa gamma di   veicoli prodotti per il mercato extra UE come ad esempio Emirati Arabi (luogo di provenienza del nostro) o Sud America, Australia….
La serie 70 di Toyota è progettata per utilizzi gravosi e si tratta di veicoli piuttosto spartani, ma molto robusti, e nel mondo essi trovano vari impieghi sia civili (ambulanze, carro attrezzi) che militari (corpi di polizia, esercito e, purtroppo, terrorismo).
Disponibili in varie motorizzazioni, lunghezze e allestimenti, la nostra scelta è ricaduta, appunto, sull’HZJ 76, un 4×4 a passo lungo dotato di un motore Diesel 6 cilindri in linea aspirato da 4,2 litri e circa 130 cv di potenza.
Lento ma inarrestabile.

Ecco come è stato allestito esternamente:

– Paraurti anteriore e posteriore AFN per usi gravosi, in robusto acciaio.
-Snorkel originale Toyota per polvere e guadi.
– Verricello anteriore da 12’000 libbre con cavo sintetico (più leggero e affidabile di quello in acciaio).
– Set di 5 cerchi in lega leggera Evo Corse Dakar Zero con 5 pneumatici 285\75\16 BF Goodrich All Terrain, efficaci su ogni terreno e testati nelle più impegnative competizioni off road.
-Tanica porta oggetti su portellone posteriore e scaletta da ruota di scorta Front Runner, utile per salire sulla bagagliera del mezzo per fissare\controllare il carico o, semplicemente, scattare una foto dall’alto.
– Bagagliera in alluminio Up Racks, leggera, robusta ed esteticamente grintosa.

Su questa bagagliera trovano posto 6 faretti a led anteriori che ci permettono di avere maggiore visibilità di notte e 2 faretti posteriori che utilizziamo per illuminare l’accampamento quando cala la luce del Sole.
Sul tetto, a seconda della necessità, della durata del viaggio e del numero di partecipanti, trovano posto alcuni articoli utili:

-eventuali taniche di carburante aggiuntivo.
-taniche per scorta acqua supplementare.
-binda con accessori.
-tenda da tetto Overland.
-veranda laterale 260 gradi FoxRing con pareti, che ci permette di coprire il lato sinistro e il posteriore della macchina per ripararci da pioggia o Sole.
-cassone in alluminio porta attrezzi con pannelli fotovoltaici che ci consentono di essere indipendenti pur mantenendo i servizi di bordo (frigo, inverter,ecc.).

NB: IL CARICO DEL VEICOLO, SOPRATTUTTO SUL TETTO, DEVE ESSERE BEN PONDERATO E BISOGNA CERCARE DI VIAGGIARE PIU’ LEGGERI POSSIBILE.

Ogni volta che carichiamo in maniera spropositata il veicolo lo costringiamo a sforzi meccanici esagerati (soprattutto su terreni sconnessi) e se carichiamo liquidi o materiali pesanti sul tetto andiamo involontariamente a modificare il baricentro del mezzo rischiando il capottamento su pendenze laterali importanti (es. dune del Sahara).
Al momento, nella meccanica e nel comparto sospensioni la macchina è priva di modifiche, eccetto per uno scarico laterale sotto porta destro che migliora leggermente la curva di coppia del motore.
Il concetto di fondo deve sempre essere quello di preservare l’affidabilità al massimo.
Elaborazioni esagerate, spesso, sono molto accattivanti esteticamente, ma prive di reale utilità pratica.
Veniamo ora a un punto fondamentale: la scelta dell’allestimento interno.
Prima di iniziare è doveroso sottolineare quanto questo argomento sia particolarmente soggettivo.
Ogni appassionato di viaggi off road è solito scegliere la tipologia di allestimento che maggiormente si addice alle sue esigenze.
Molto spesso, inoltre, la vera essenza del viaggio, sta proprio nel costruire in modo autonomo e artigianale il proprio allestimento, dando vita, molto spesso, a delle vere e proprie opere d’arte.
La nostra scelta è ricaduta su un allestimento componibile e duplice:
abbiamo scelto un equipaggiamento che ci permettesse di viaggiare comodamente in 4 (dormendo all’interno della tenda da tetto) oppure, eliminando la panca posteriore, ci consentisse di ottenere un comodo allestimento per due persone (particolarmente indicato per i climi più rigidi).
Anche noi abbiamo cercato di mantenere la filosofia dell’autocostruzione, scegliendo un allestimento personalizzato e assolutamente unico.
Vista la mole di lavoro e il poco tempo a disposizione ci siamo appoggiati al nostro grande amico fuoristradista Simone Covelli, titolare di Autocaravan Massaua, a Collegno (TO), il quale, magistralmente, ha reso veramente reali quelle che per noi erano solo idee.

Allestimento per 4 persone:

Questa opzione si addice maggiormente all’estate.
Possiamo spostarci in 4 o 5 con bagagli e dormire comodamente nella tenda da tetto.
Il progetto ha previsto l’utilizzo di compensato marino molto spesso per realizzare il pavimento del “bagagliaio” sul quale dovevamo fissare due mobiletti: il primo, a sinistra, completo di fornello, è dedicato alla cucina, mentre quello di destra è un serbatoio acqua da 65 lt con vano tecnico sottostante.

L’intero allestimento è stato realizzato pensando alla leggerezza ma, al tempo stesso, senza rinunciare a una robustezza tale da consentirci di viaggiare anche a velocità sostenute su piste sterrate.
La scelta dei materiali è ricaduta su alluminio e compensato nobilitato bianco.
Ogni mobiletto è sostenuto da una leggera e robusta intelaiatura di alluminio.
Come fornello abbiamo scelto un leggerissimo fornello a gas con bombolette di ricarica, pratico, economico e robusto.
Tra i due gavoni è posizionato un frigorifero a compressore Dometic in grado di raffreddare e congelare i cibi con qualsiasi temperatura esterna.
Il frigo è estraibile mediante un piano scorrevole su guide rinforzate.
Il gavone di destra contiene, appunto, un serbatoio acqua da 65 litri dotato di pompa elettrica, tappo di carico e doccetta esterna che utilizziamo per lavarci e tenere pulite le stoviglie.
Sotto al serbatoio è stato ricavato un vano tecnico che contiene un compressore d’aria con bombola da 5 litri, utile per soffiare l’abitacolo impolverato o il filtro aria.
Per gonfiare e sgonfiare gli pneumatici ci affidiamo a un compressore portatile più veloce e potente.
Sul lato interno del portellone destro abbiamo posizionato un tavolino Suntop che utilizziamo per cucinare sfilando il fornello dal mobiletto.

Questo ci consente di essere molto più agevolati nelle operazioni di cucina.
Sopra i mobiletti è possibile stivare i bagagli degli occupanti.

Allestimento per 2 persone:

Qualora si decidesse di affrontare un viaggio in coppia, abbiamo pensato ad una soluzione assai confortevole specialmente per i climi più rigidi.
Eliminando la panca posteriore possiamo fissare un nuovo pavimento su quello originale e possiamo posizionare una cassapanca in grado di contenere bagagli ed effetti personali.
Abbiamo, inoltre, ricavato due sedute che consentono agli occupanti di mangiare e cucinare comodamente seduti all’interno del veicolo senza dover uscire in balia degli eventi atmosferici.

Con un ulteriore pannello di chiusura uniamo la cassapanca ai due gavoni posteriori e creiamo un piano unico sul quale due persone possono comodamente dormire.
Le dimensioni sono quelle di un letto: 185 cm di lunghezza x 135 cm di larghezza.
Ritagliando e foderando un comodo materasso di spugna abbiamo ultimato l’allestimento interno componibile.

Ultimo aspetto, ma non meno importante: il riscaldamento dell’abitacolo a veicolo fermo.
Per scaldare l’abitacolo durante la notte abbiamo installato nel vano motore un riscaldatore Webasto Thermo Top, una tipologia di riscaldatore a gasolio utilizzata anche in camper, barche e autocarri.
Questo riscaldatore pesca gasolio del serbatoio del fuoristrada e riscalda il liquido di raffreddamento del motore.
Quando quest’ultimo raggiunge i 40° circa, il sistema fa attivare il riscaldamento originale del veicolo e l’aria calda entra nell’abitacolo fluendo dalle bocchette di aerazione originali.
Un termostato domestico ci consente di regolare la temperatura interna dell’abitacolo a piacimento.

A completare l’allestimento interno abbiamo una radio trasmittente CB che ci consente di comunicare con altri veicoli soprattutto quando procediamo in carovana, e un impianto di navigazione che utilizza un tablet I-pad con programma Osmand.
Questa applicazione ci permette di navigare in remoto utilizzando un GPS Garmin esterno e di seguire tracce di amici, conoscenti o tracciare nuovi percorsi in ogni parte del Mondo.